Il matrimonio a Montevarchi del mio amico Giacomo è andato bene. Poteva andare molto peggio. Lui era bello, gentile, educato, bravo, elegante, sorridente. La moglie non lo posso dire perché papà mi ha detto che poi quello che dico lo leggono tutti. Quindi se qualcuno vuole sapere cosa io – Benedetta Mattei – penso mi deve telefonare. E lo dico bello e chiaro cosa penso. Comunque la messa è stata bella e io mi sono messa anche a cantare con il coro. Poi ottima la cena, abbiamo ballato tanto. Mi sono divertita. Ma c’è un gran bel «ma». Non lo posso scrivere. Lo dirò a voce molto ma molto volentieri.
L’anno scorso si è sposata Betta, la sorella di Giacomo. Con Alessandro. Io ero al matrimonio e sono molto contenta. Quel matrimonio mi è piaciuto. Betta e Alessandro ora vivono insieme e questo è bello. Ma ora anche Giacomo è andato via da casa, sono rimasti i genitori e la sorella Sara che è la mia amica del cuore. Io telefono tutte le sere a casa loro e prima erano quasi sempre 5. Ora sono 3. Mica mi va tanto bene questa cosa. Anzi, per niente.
Mi hanno promesso che quando andrò a Montevarchi mi porteranno a vedere la casa di Giacomo e della moglie che manco dico il nome: Chiara. Questa è una cosa che deve essere assolutamente fatta perché io, come amica numero 1 di tutti, devo vedere bene la casa. Come sono le stanze, la cucina, il bagno. Come faccio sennò? Va fatto subito.
I matrimoni sono belli ma vanno fatti bene. La messa è molto bella: si vestono tutti molto bene e comprano quasi tutti il vestito nuovo. Poi si baciano tutti. Poi si mangia tantissimo, soprattutto all’antipasto. La torta c’è sempre e i camerieri ti chiedono se vuoi altre fette. A Montevarchi ballano. Questo mi piace. Io sono una ballerina molto brava e non mi stanco mai. E poi stavolta era meglio ballare che arrabbiarmi. Perché lo sanno benissimo tutti che Giacomo doveva sposare me. Altro che storie sciocche. Ha proprio sbagliato. Ma ormai è tardi o forse no, non lo so proprio.
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