Vuole essere un’ode ai tanti Giusti tra le nazioni rimasti anonimi, L’orco del piano di sotto, albo illustrato che racconta la storia di Sarah e della sua sorellina, travolte dalla Shoah. Mentre i genitori verranno uccisi dai nazisti, le bimbe si salvano grazie al portiere del palazzo in cui vivono: sarà proprio lui a rischiare la sua stessa esistenza pur di aiutarle; lui di cui Sarah ha sempre avuto paura a causa dell’aspetto fisico. Non parla di disabilità questo libro, ma racconta qualcosa che tutti noi persone fragili, e amici di persone fragili, conosciamo fin troppo bene: il rifiuto causato da un’apparenza ritenuta non conforme. Invece la salvezza sta proprio nel riuscire a guardare – tutti – la realtà con occhi vivi, intelligenti e innamorati.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.169