Stati Uniti, anni Trenta. A Chicken Hill, quartiere di Pottstown in Pennsylvania, tra gioie e dolori vive una dinamica comunità di immigrati, persone di colore ed ebrei. Al centro i coniugi Moshe e Chona, originari dell’Est Europa, diventati per tutti vero punto di riferimento. Un giorno alla loro porta bussano degli amici: chiedono di ospitare/nascondere il nipote Dodo, rimasto orfano. Ha 12 anni, è sordo ed è in pericolo; le autorità infatti lo cercano per rinchiuderlo in un istituto-manicomio (leggi lager). La trama è ricchissima, i temi e le riflessioni anche, a riprova di come un buon romanzo possa essere tante cose assieme. Ma la descrizione dell’amicizia che si crea nel manicomio-lager tra Dodo e Monkey Pants (unico altro bimbo in un istituto di maschi adulti) è una di quelle pagine di letteratura impossibili da dimenticare. Perché così meravigliosamente piena di vita, di luce e di amore, in un posto dove tutti vedrebbero solo limiti, dolore e orrore.

Disegno di una casa

Titolo Libro

Autore: Dante Alighieri
Traduzione: Silvia Castoldi
Editore:
Fazi
Pubblicato:Pagine: 420
Prezzo: 19€
ISBN: 9791259676009​

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.169

 

L’emporio del cielo e della terra | Recensione ultima modifica: 2025-05-20T08:35:19+00:00 da Giulia Galeotti

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