La sera prima della partita si dorme poco, soprattutto se si gioca di mattina: adrenalina? Ansia? Fretta? Allora ci si sveglia presto, in un orario che assomiglia a quello utile per andare in aeroporto per il primo volo di giornata. E questa giornata sarà proprio come un viaggio, un incontro con persone amiche e persone sconosciute, tutti un po’ sognatori impegnati nella seconda partita di campionato di baskin Puglia Molise per la nostra squadra, i Delfini Baskin di Monopoli.
A sognare aveva cominciato Sara: «Ciao Vivi – mi disse al telefono –, durante l’incontro nazionale dei giovani di Fede e Luce a Fano, abbiamo conosciuto Edoardo, un ragazzo della comunità di Milano che pratica il baskin, ormai da diversi anni. Che ne dici se facciamo il baskin a Monopoli?». Dopo quella prima chiacchierata, dopo il periodo buio del covid, dopo averne parlato con gli amici (come me) di Fede e Luce e con l’asd Scuola Basket Delfini Monopoli, abbiamo finalmente creato una vera squadra. Non solo: dopo quindici mesi di lavoro sul campo, qualche settimana fa abbiamo esordito nel campionato Puglia-Molise organizzato dall’Eisi (Ente Italiano Sport Inclusivi).
Il baskin, o basket inclusivo, consente a persone con diverse funzionalità fisiche e cognitive di praticare uno sport agonistico, senza alcuna logica assistenzialista e di divisione di genere. Persone di età, sesso, capacità fisiche, cognitive e sensoriali diverse che giocano nella più piena armonia: un nuovo paradigma di agonismo, un nuovo approccio alla socialità. Quasi un esperimento: tutti i ragazzi sono coinvolti nel gruppo whatsapp della squadra.
Stavolta La Scuola di basket Lecce è l’ospite di turno della MoBasket – Scuola Basket Delfini Monopoli, per la seconda giornata del campionato. Gli ospiti: in prima fila Alice, riccia-riccia, con il mitico coach Daniele Michelutti; arrivano entrambi nella divisa blu da trasferta. Tra i nostri, guardo con ammirazione la famiglia Zazzera. Li racconto perché, oltre che da sempre grandi sostenitori, in questa gara stracciano ogni record: in campo arbitra Matteo, al referto c’è Carlo, in panchina Angelo come tutor, in tribuna la super tifosa Chiara. Meraviglioso!
Nel primo incontro con il Corato contavamo circa trentotto ragazzi in squadra; la città di Monopoli rispondeva con trecento spettatori. Per la seconda partita la palestra è di nuovo piena di gente e vogliamo regalar gioia: i ragazzi vanno oltre le proprie possibilità, si lasciano trascinare, saltano, corrono, resistono, fanno cose che in allenamento abbiamo solo “percepito”. Rispetto alla prima partita con il Corato, sono otto gli esordienti – Zichen, Roby e Vito fanno pure canestro! Da una settimana si sono aggiunti Raffaele e Angela per dare una mano: tra tifo e collaborazione, sembra stiano con noi da sempre.
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Giochiamo bene, Aldo realizza un canestrone, Domi uno spettacolare tap in; poi a metà partita facciamo dieci minuti extra per ruotare ancora sei ragazzi. Il tempo scorre, il punteggio si ferma – questa volta per un momento molto amichevole. È una partita ufficiale ma adattiamo un po’ tutto grazie allo stupendo arbitro Daniele Scotch Vergine e agli amici di Lecce, altrettanto meravigliosi. Tra loro Olga che segna dall’area protetta: il pubblico esulta e lei ringrazia con un casquè. Osserviamo felici la palestra piena fino alla fine: c’è da rendere omaggio a ognuno dei partecipanti, ringraziarli e correre verso di loro per dargli un cinque di grazie di cuore.
Vivere la comunità e una piccola parte di essa significa contribuire a una società più equa e inclusiva. Ora speriamo di creare un secondo gruppo di gioco, di allargare la sfera dei tutor e dei volontari per lavorare meglio in campo. Le sfide fanno parte dello sport: contiamo di potercela fare. Da allenatore e istruttore nazionale di minibasket, e da tre anni allenatore di baskin, sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e auguro a ogni società sportiva di basket di avere al proprio interno una sezione dedicata al baskin.