La disabilità è in chi la vive o in chi la guarda? Il muro esclude o protegge? Cosa mi definisce? Tre domande per tre donne – la nonna, la madre e la figlia – protagoniste di un romanzo che attraversa il Novecento, finendo per rappresentare molto più di quel che racconta. Oltre che parenti, Rosa, Laura e Francesca sono tutte sorde. Un denominatore comune che però si declina in modo talmente diverso che quasi ce se ne dimentica.
Non perché la sordità non sia centrale («È una storia che mi riguarda – ha scritto l’autore – perché parla della sordità che conosco per averla sperimentata sulla mia pelle fin dalla nascita») ma perché quel che viene percepito come un deficit può essere ricondotto a ciò che davvero è. Un elemento della persona, tra gli altri. Un elemento più o meno ingombrante, più o meno pressante, ci dice questa treccia di donne, ciascuna con la sua voce e le sue risposte.

Il silenzio del mondo
Autore: Tommaso Avati
Editore: Neri Pozza
Pubblicato: Pagine: 240
Prezzo: 17€
ISBN: 9788854523081
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 159, 2022
SOMMARIO
Editoriale
Pagine bianche di Cristina Tersigni
Focus: A che gioco giochiamo
Tempo di vacanze e divertimento di Emanuele Bertolini, Matteo Cinti, Arianna Floris, Tea Mazzarotto e Cristina Tersigni
Intervista
Produzioni fuori dal comune di Cristina Tersigni
Testimonianza
TikiTaka di Giovanni Vergani
Dall'archivio
Andiamo a giocare! di Tea Mazzorotto
Giocare vuol dire diventare attivo di Marie-Claude Chivot
Associazioni
La rivoluzione del coltello di Cristina Tersigni
Fede e Luce
Festa al Quirinale di Gabriella Buongiorno, Fabio Bronzini, Giovanni Grossi e Giorgia Landucci
Dialogo aperto
Libri
Ognuno ride a modo suo di Valentina Perniciaro
Giuditta e l'orecchio del diavolo di Francesco D'Adamo
Il silenzio del mondo di Tommaso Avati
Perché non lo portate a Lourdes? di Lorenzo Amurri
Diari
Questa cosa non mi piace per niente di Benedetta Mattei
Non perdo mai un incontro di Giovanni Grossi
La newsletter
Ogni mese inviamo una newsletter
Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.
Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.