OL incontra…


Abbiamo da poco festeggiato un compleanno a cui avremmo rinunciato volentieri, quello della chiusura totale decretata il 9 marzo 2020 per contrastare il covid-19. Da allora un tempo di lutto, paure, nuove povertà e antiche salite. Ogni bilancio è prematuro, considerando che la fine pare ancora lontana, ma vorremmo condividere con voi due storie legate a pandemia e disabilità, declinazioni della nostra assoluta convinzione che dalle difficoltà si esca solo assieme. La prima è il racconto di come anche la Rete abbia aiutato a fare rete. È Serena Sillitto, da Roma, a raccontarci “un piccolo grande miracolo d’amore tra sconosciuti (…) sbocciato nelle chat del mio telefonino”. L’altra storia arriva invece da Padova: Luciana Spigolon, che vive con i suoi fratelli Giorgio e Cristina, entrambi con grave disabilità, racconta di quando, a causa del virus e della “solitudine sociale e comunitaria”, a un certo punto è dovuta ricorrere per qualche mese a una Rsa per adulti. Un tempo difficilissimo, come leggerete, ma – scrive Luciana – “dopo la passione c’è sempre la resurrezione!”.

Il libro del mese


i dimenticati

Sebbene a volte presenti pagine fin troppo essenziali nello stile di “una denuncia che tende però a tralasciare (…) una indispensabile complessità”, il libro del mese è I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia, a cura di Luca Leone e Riccardo Noury. È Cristina Tersigni a presentarci questo progetto collettivo che affronta le tante fragilità emerse con il covid-19 (dai bambini agli anziani, dalle persone con disabilità ai minori stranieri non accompagnati, dai braccianti sfruttati ai senza casa…), di cui “la pandemia ha però solamente reso evidente una già nota debolezza”. Un libro dunque che aiuta “a dare carne e ossa a chi ha rischiato, e rischia, di sopravvivere, nella migliore delle ipotesi, solo come un fantasma”.

Nel prossimo numero di Ombre e Luci


OL 153 - evidenza

Sarà a breve nelle case degli abbonati il nuovo numero di Ombre e Luci, il primo dell’anno. Un viaggio, ricchissimo e scoppiettante, nello spazio e nel tempo. Apre – grazie alla generosità dell’autrice Eliane Brum e della casa editrice Sellerio – la splendida storia di Eva Rodrigues, una donna brasiliana nera con disabilità che lotterà tutta la vita per liberarsi dall’immagine di vittima che la società le ha cucito per comodità addosso (estratto dal libro Le vite che nessuno vede). Dal Brasile passiamo a Ponte Lambro dove Carlo Maria Fornari ha dato vita alla Casa di Dario, un progetto di comunità per il dopo di noi ispirato al sacerdote Dario Madaschi prematuramente scomparso. E dopo essere passati per la Puglia – incontrando, nel racconto di Vito Giannulo, Eufemia Giuliani, madre 74enne di tre figli con disabilità che continua imperterrita a stuzzicare allegramente il Padreterno – risaliamo fino alla Gran Bretagna, i cui reali non smettono di tener banco. È Enrica Riera ad approfondire la storia, accennata nella serie The Crown, di Katherine e Nerissa Bowes-Lyon, cugine di primo grado della regina Elisabetta, rinchiuse e “dimenticate” in istituto perché nello spettro autistico. Una vicenda facilmente collocabile all’interno dell’interessante focus sulla storia della disabilità realizzato da Giulia Galeotti a partire dall’esame di terza media di Ludovica, nipote di una nostra affezionata lettrice. Nello spazio e nel tempo dunque, per ascoltare quelle vite e quelle storie “spesso dimenticate e volutamente escluse”, come scrive Cristina Tersigni nell’editoriale. “Avvicinarle significa curare e redimere, finalmente insieme, la nostra comune umanità invisibilmente fragile e ferita”.

0-13


Glauco - OL 013

Tornato a casa dopo un incontro (casetta) di Fede e Luce nel gennaio 2020, Glauco Rizzo (3 anni e diversi mesi) fece questo disegno. Che sia di buon auspicio!

Il blog di Benedetta


Benedetta - ombrello

Gianciotto Malatesta e i conti che tornano

A me Gianciotto Malatesta sta un bel po’ antipatico. Io però di questa storia dei cognati Paolo e Francesca non ho capito proprio un bel niente. Solo che sono tutti morti. Continua a leggere…

Il post del mese


Vita Fede e Luce


Dal 26 al 28 febbraio si è svolto Tenete viva la fiamma, l’incontro internazionale di Fede e Luce che ha riunito online oltre duecento persone da più di cinquanta Paesi diversi. «Unire persone di ogni parte del mondo – racconta Angela Grassi – nello stesso desiderio di accogliere l’altro così com’è è il miracolo di Fede e Luce». Nei tre giorni di preghiera e di festa non è mancato il momento di scambio: uno di questi è stato animato da Fabio.

Anche la nostra reporter Nora ha partecipato all’evento conclusivo e ha voluto raccontare la sua esperienza, che per lei è stata «emozionante, sarebbe bello che ognuno potesse partecipare perché ti dà una grande forza».

Prima di salutarvi, siamo felici di presentarvi la versione italiana del libretto Vivere l’essenziale di Fede e Luce, che racconta come le varie comunità del mondo, tra creatività e amicizia, hanno vissuto questo anno di pandemia.

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Assieme – Newsletter n. 30 ultima modifica: 2021-03-15T07:51:31+00:00 da Redazione

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