Dopo il già ampiamente dibattuto Zigulì (vedi O&L n. 117), dove la rabbia e lo smarrimento di un padre di un figlio disabile venivano fuori con prepotenza, Verga torna a parlare di Moreno nel nuovo Un Gettone di Libertà con una visione più ampia e ragionata. Il giornalista non ha perso il suo cinismo: lo stile tagliente fa anche qui da padrone in ogni pagina, questa volta però con una forma più ordinata. Valore aggiunto niente affatto trascurabile è il ritratto che l’autore dà di sé come figlio, oltre che come padre, in un percorso parallelo fatto di domande, di rivelazioni e di quelle “missioni” che i papà, di tutti, sono chiamati a portare a termine.

Matteo Cinti, 2014

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.127

Un gettone di libertà – Recensione ultima modifica: 2014-09-29T09:00:49+00:00 da Matteo Cinti

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