Arrivo a Cattolica per un incontro descritto come nazionalprovinciale… Anche se può essere scambiato per il titolo di una conferenza sindacale, Enza ci spiega che in realtà rappresenta un grosso cambiamento per il movimento. L’aver vissuto l’incontro durante la Pentecoste ha fatto sì che lo Spirito Santo ci infondesse coraggio di fronte a queste novità. Le parole di Gesù “Ecco io faccio nuove tutte le cose” ci portavano a riflettere sulla necessità di cambiare, di capire quali nuovi equilibri possiamo trovare per l’identità e la missione del movimento.
E ne torno con questi souvenir.
Una lettera di Padre Larsen (che trovate nel riquadro a fianco) indirizzata ai partecipanti all’incontro al quale non ha potuto presenziare per motivi di salute e di età.
Le parole di p. Larsen mi fanno tornare in comunità con una consapevolezza diversa su ciò che può rappresentare Fede e Luce Per il nostro mondo.
Un libretto, edito da Fede e Luce, che raccoglie i Fioretti di p. Larsen. Insieme alla sua lettera, questi fioretti partono da piccole esperienze quotidiane e offrono, pur nella loro semplicità, grandi spiragli di luce sul nostro cammino.

Un’aragosta, simbolo utilizzato durante l’incontro per evocare la difficoltà che incontriamo a lasciare i nostri vecchi gusci: la piccola aragosta non ne voleva sapere di cambiare corazza anche se le diventava sempre più piccola e la costringeva a movimenti faticosi… tutti abbiamo cercato la nostra corazza per cambiarla e poterci aprire al cambiamento di noi stessi e delle nostre comunità e liberare così l’energia che è in noi.
La risposta di un genitore ad un altro che scriveva le difficoltà che viveva la sua comunità nell’essere ormai chiusa in sé e senza nuove famiglie o amici: “Ma proprio noi genitori”, rispondeva, “che sentiamo quanto sia importante Fede e Luce per la nostra famiglia, dovremmo portare il suo messaggio al di fuori della nostra comunità e non delegare solo ad altri questo compito”; e a Cattolica c’era proprio una coppia di genitori di Ponte lambro che con Benedetta, la loro figlia con handicap di 28 anni, stanno per avviare una nuova comunità nel loro paese.
I frattali: Enza, ha raccontato come sia emersa, in sette anni di coordinamento nazionale, la consapevolezza che presenze più vicine possono aiutare meglio la vita del movimento, sentendo profondamente il desiderio di essere presente nelle situazioni in particolare e, ovviamente, il non poterlo essere.Ma Enza, che è pure una brillante prof. di matematica, ricorda i “frattali”, concetto matematico un po’ complicato che mi aveva colpito alle scuole superiori.
Avete presente un cavolfiore? Se provate ad osservarne la sua più piccola parte, questa è sovrapponibile, per come si sviluppa, al suo interno. Il cavolfiore è un frattale. Così capita anche all’Universo: se lo guardi nel suo insieme o in una sua piccola parte, i suoi modi di sviluppo sono simili.
Fede e Luce e i frattali possono sembrare due concetti poco avvicinabili: eppure quello che viviamo nelle nostre piccole e forse poco importanti comunità potrebbe essere un nuovo modo di sviluppo per la nostra società. La lettera di p. Larsen ci invita a riflettere su questo. Con questa immagine Enza Ci aiutava a capire come “il tenere a cuore ogni singola situazione poteva essere riproposto, diffuso, visto, rappresentato nel generale… in piccolo noi siamo la stessa immagine del grande per cui possiamo confidare nella potenza della preghiera, del desiderio di esserci che questo si amplifica e si diffonde…”
Credo che il mondo intorno a noi potrebbe cambiare molto se riusciamo ad esportare,fuori dalle nostre comunità, la ricchezza di valori che viviamo a Fede e Luce. Basta pensare, ad esempio, all’esperienza dell’accoglienza degli altri e di noi stessi – che ci sforziamo di vivere nei nostri gruppi.

Di ritorno a casa, alcune cose avvenute dopo l’incontro mi confermano quanto importante possa essere la custodia dei legami nelle nostre comunità: la costellazione di perdite che hanno colpito alcune comunità di Roma ma che non sono rimaste chiuse dentro le singole famiglie; una giovane amica che si preoccupa di organizzare, per la sua amica con handicap che festeggia i suoi cinquant’anni, una festa coi fiocchi anche se proprio all’inizio delle vacanze estive… oppure un’altra giovane amica che offre un aiuto importante nel seguire un ragazzo degente nell’ospedale in cui lavora. Segni di piccoli legami che possono cambiare il nostro modo di stare a questo mondo e di influenzarlo.

Cristina Tersigni, 2009

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.105

Sommario

Editoriale

Lettera aperta ad una maestra, di M. Bertolini

Scout e disabilità

Un buon modo per crescere di Benedetta
Un ambiente educativo anche per Maria di M. Fanti
Per me lo scoutismo di Alice
Un incontro tra capi di R. Dinale
Lettera ai compagni di Matteo di M. e L. Ferrini

Disturbi delllapprendimento

Una bambina “disprattica” di Luisa
Etichettato “idiota” di Arnaud Franc
Ho scoperto la sofferenza dei miei figli di S. Franc
Qual è il vero Marco, di un'insegnante
La difficile storia di Enrico di una mamma

Altri articoli

Verso sera di Pennablù
Fede e Luce: si cambia! di C. Tersigni

Libri

La vita come è per noi, M. Bérubé
Mamme che amano troppo, O. Poli

Aragoste e frattali ultima modifica: 2009-09-10T11:02:52+00:00 da Cristina Tersigni

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