Il 2003 fu l’anno del disabile, ricordate? Ecco un libro strettamente legato a quell’evento che non si sa bene a cosa abbia portato di diverso e concreto nella vita dei disabili … se non l’introduzione di un nuovo termine per definirli: diversamente abili. E”Diversabilità” è anche il titolo di questo volumetto di Canevaro e lanes: nelle sue prime pagine Claudio Imprudente, intervistato dai due autori, spiega l’utilità di tale termine dal punto di vista di un portatore di handicap grave come egli è, ma, nonostante ciò, persona molto attiva e impegnata. I due autori intrecciano storie e dialoghi con Imprudente e altri personaggi che come lui sono professionisti molto impegnati in questo campo.

Con questi esperti vengono affrontati temi fondamentali quali l’educazione, l’integrazione scolastica e i suoi possibili miglioramenti, alcuni approfondimenti sui diversi tipi di handicap, la famiglia, la vita sociale, i diritti…Le interviste sono intercalate da storie di persone diversabili che mettono in contatto con alcuni nodi problematici legati ai grandi temi dell’esistenza (nascita, crescita, adolescenza, autorealizzazione, i genitori…). Gli argomenti e le domande rivolte agli esperti sono molto interessanti e calate nella realtà italiana: molto contenuto il costo del libro. Unico difetto: senza un indice analitico è difficilmente consultabile se ai nomi degli esperti non si associa subito il campo di cui si occupano. Al termine del volume è presente un elenco interessante, anche se non esaustivo, di film, riviste, siti internet e associazioni del settore.

Cristina Tersigni, 2004

Diversabilità Storie e dialoghi nell’anno europeo delle persone disabili – Recensione ultima modifica: 2004-12-14T15:53:03+00:00 da Cristina Tersigni

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.