Ombre e Luci n. 5 – 1984

Nessuno è escluso

«…Le testimonianze raccolte in questo fascicolo spingono… le comunità cristiane ad approfondire sul piano teorico e pratico l’accoglienza verso gli handicappati. Spingono soprattutto a un cambiamento di mentalità. Ci immaginiamo che questi fratelli in difficoltà vengono a bussare alle nostre porte per chiedere un aiuto, un sorriso un appoggio. Poi ci accorgiamo che vengono a offrire un dono…»
Card. Carlo Maria Martini

Perché lontano da Dio

«…Ecco, allora, lo sforzo che possiamo fare tutti insieme. Alcuni si sono già messi in questo cammino e sanno bene quanto sia facile conoscersi, condividere, darsi la mano e poi fare festa insieme. Perché, se noi abbiamo bisogno di loro per riincontrare il Signore, quanto più hanno bisogno loro di incontrare lo sguardo dei nostri figli handicappati per riscoprire lo sguardo di Dio…»
Mariangela Bertolini

Lei non entra…

Testimonianza di una mamma.
«…Insieme al parroco celebrava un sacerdote francese uno dei primi di Fede e Luce. Al momento dello scambio della pace egli è sceso dall’altare, ha scelto Sabina fra tutte le persone presenti e l’ha abbracciata…». «…Quando il sacerdote arrivò (alla piccola chiesa) ci avviciniamo ed egli, dato uno sguardo a Sabina, disse: «Lei non entra».
«…Come si può spiegare la totale differenza di comportamento tra due sacerdoti?…
Olga Gammarelli

Come le altre domeniche

Anna, una ragazza Down, da anni ogni domenica assiste con i suoi genitori alla messa parrocchiale. La testimonianza del papà che prega accanto a lei, partecipa con lei, e riflette.
Anna – J.F.

Che cosa dirvi di più

«…Mi è stato chiesto: Lei che ha così grande esperienza del sacramento della Penitenza e che ora viene con persone handicappate mentali adulte, che cosa pensa della confessione per loro? Crede che possano ricevere “in verità” questo sacramento?…»
Stephane Desmazières


Ombre e Luci n. 13 – 1986

Trasformare i momenti di tenebra in momenti di serenità

Alcuni passi dell’omelia del Card. Martini alle comunità Fede e luce nella basilica di San Francesco ad Assisi il 25 aprile 1986. Commento alle ultime parole di Gesù prima di salire al cielo: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura…» (Me. 16, 15-70).

Card. Carlo Maria Martini

Perché si manifestassero in Lui le opere di Dio

Il card. Martini parla ai genitori e commenta «la risposta nuova data da Gesù a una domanda angosciosa e antica,… una risposta che è capace di rovesciare i termini del problema: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero le opere di Dio». (Gv. 9,3).
Card. Carlo Maria Martini

Alzati e ritrova la speranza

Le parole di Jean Vanier alle comunità Fede e Luce nella basilica di San Francesco ad Assisi il giorno della riconciliazione.
«…Gesù dice a ognuno di noi: alzati e cammina nell’amore! Siate uomini e donne di speranza in un mondo dove dominano odio e paura, dove c’è tanta oppressione per i piccoli e i poveri…».
Jean Vanier

Una grande profezia

Testimonianza di un giovane seminarista al pellegrinaggio di Assisi nel 1986.
Marco Bove


Ombre e Luci n. 14 – 1986

Per un risveglio religioso dei più handicappati

«Amministrare i sacramenti dell’iniziazione cristiana e quello della Penitenza a un essere umano gravemente handicappato, è cosa di grandissima importanza. È per lui un diritto essenziale…»
P. Henri Bissonier


Ombre e Luci n. 24 – 1988

E aspettò che ci accorgessimo di Lui!

La testimonianza di un parroco sull’accoglienza della comunità parrocchiale a un giovane handicappato mentale adulto. «… Il suo inserimento è possibile paragonarlo a una pianta che è rifiorita al calore dell’accoglienza e dell’amore che ha ricambiato attraverso episodi significativi…»
Don Vito Palmisano

Il posto di mia figlia nella chiesa

La testimonianza di una mamma.
«…Poi vennero gli amici che l’accolsero e l’accettarono per quello che era e che con delicatezza ma con fermezza ci portarono ad Assisi con altre famiglie e altre persone sofferenti. E lì capimmo per la prima volta che anche Monica aveva un suo posto ben preciso nella Chiesa…»
Monica Varoli

L’educazione alla fede dei nostri figli con handicap mentale

«Abbiamo tutti, in quanto cristiani, il dovere imperativo di fare in modo che i nostri figli handicappati possano vivere la vita cristiana con quanto essa comporta: educazione religiosa e pratica religiosa nella misura della loro possibilità…»
P. Henri Bissonier

Come fare l’educazione religiosa

I presupposti, i punti essenziali e le modalità concrete della formazione religiosa di un bambino con handicap mentale.
P. Henri Bissonier

Esperienza di preparazione di ragazzi con handicap mentale all’Eucarestia e alla Cresima

«Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelato ai piccoli». (Le 10, 21-22).
Sr. Anna Maria Conte F.M.M.

La testimonianza di una catechista

Che cosa può fare la Comunità parrocchiale per le persone con handicap


Ombre e Luci n. 31 – 1990

Le Comunità Fede e Luce

Un numero di Ombre e Luci dedicato interamente al movimento di Fede e Luce: da quali bisogni esso è nato, quale il suo cammino, la sua vocazione, i suoi doni. Le testimonianze di mamme, papà, sacerdoti e amici in Italia e in tutto il mondo. E quella di Jean Vanier che conclude: «… allora scopriamo con forza maggiore la missione profetica della persona fragile. Lei ci insegna ad accettare ciascuno per quello che è, ad essere attenti ai più fragili, a quelli e a quelle che non hanno voce, a vedere in ognuno la presenza di Dio. È davvero un cambiamento. Vivere con il povero, vivere in comunità Fede e Luce, richiede che si cambi, che si cresca nell’amore. Non siamo più rivolti ai nostri interessi e piaceri, ma verso quelli degli altri. E questo si farà solo se i cuori saranno a poco a poco trasformati dal cuore di Gesù».


Ombre e Luci n. 37 – 1992

Maria de la Soledad

Sono le parole che, in occasione del pellegrinaggio internazionale a Lourdes nel 1991 Padre Lowery ha rivolto ai genitori italiani. In questa meditazione egli avvicina Maria, Vergine de la Soladad, Vergine della Solitudine, al genitore del ragazzo handicappato.
P. Brian Lowery


Ombre e Luci n. 39 – 1992

Perché nessuno sia dimenticato

La catechesi per bambini portatori di handicap mentale: che cosa si fa, che cosa è stato fatto, che si può fare in pratica. Questi bambini «troppo dimenticati» devono potersi unire alla comunità di tutti i cristiani che è la loro e che deve accoglierli tutti.
P. Henri Bissonier

La Prima comunione di Flaminia

La preparazione alla prima comunione e alla cresima di una ragazza autistica.
«…L’accompagnamento di Flaminia all’incontro con il Signore è stato un momento forte nel cammino di fede di coloro che vi hanno partecipato direttamente o indirettamente…».
Anna Aluffi

La Cresima di Marco

1) Si è aperta una finestra nella nostra vita – Pietro e Maria Grazia Coralli
2) Davvero lo spirito del Signore è su Marco – Salvatore Boccaccio – vescovo
Sono i commossi resoconti, e i commenti, della cresima di Marco, un giovane disabile grave, durante un campo di Fede e Luce a Magliano in Sabina. Il primo è scritto dai genitori, il secondo dal vescovo che ha impartito il sacramento.

Maria, la mia figlioccia

Anna ha quarant’anni. Ha difficoltà motorie e intellettive e una deficienza visiva piuttosto grave. È stata scelta per essere madrina di una nipote. Un’amica la sostiene in questo suo impegno. Anna ce ne parla con semplicità e senso di responsabilità.
Anna

Essere padrino ha cambiato la sua vita

La testimonianza della sorella.
«…Scegliere una persona handicappata o malata che ha una fede vera e senso di responsabilità come padrino o madrina è fonte di grazia inimmaginabile per lei stessa, per i genitori, i fratelli e le sorelle, e per ogni membro della famiglia…».
C.C.

Temevo di non essere accettata come catechista

Può un handicap fisico impedire un rapporto costruttivo tra una catechista disabile e i bambini che si preparano alla prima comunione? Questa esperienza raccontata in prima persona ci indica che è proprio il contrario!
Gaia Valmarin

Come rendere viva la Messa

«.. Rendere viva una messa è fare in modo che la riunione sia vera, che l’ascolto e la condivisione della parola siano vivi…». Gli elementi essenziali e una guida alla preparazione, realizzazione e valutazione di una celebrazione eucaristica.
P. Noel Simard


Ombre e Luci n. 43 – 1993

La fede si vive: così si impara

La descrizione di una straordinaria esperienza di catechesi e di crescita religiosa nella casa di Conegliano della Nostra Famiglia. Essa sfocia ogni anno in due sacre rappresentazioni, a Natale e a Pasqua: «ed è naturale che la rappresentazione finisca con l’essere una grande pre- ghiera che coinvolge l’istituto e poi tutti quelli che vi assisteranno…».
Sergio Sciascia

Non vuole più andare a Messa

Come agire in queste circostanze? La risposta di Padre Bissonier a genitori e educatori.
P. Henri Bissonier

Esperienza di catechesi: confessione

Due esempi della celebrazione della liturgia penitenziale nella comunità «Emanuele» di Fede e Luce di Acerra.
È la prima volta che alcuni ragazzi (18-30 anni) si accostano al sacramento del Perdono.
Sr. Tana Pelagallo

Perché ci hai abbandonato?

«.. I genitori di un figlio disabile da soli raramente possono far fronte a una prova così difficile; hanno bisogno di essere aiutati; devono poter trovare sul loro arduo cammino persone capaci di condividere le loro paure, i loro smarrimenti, le loro rivolte, i loro sensi di frustrazione e di importanza. Solo se troveranno «compagni di strada» potranno riprendere vigore e coraggio…».
Mariangela Bettolini

Mi sentii tradita

Testimonianza di una mamma e del suo incontro con il Signore.
«…Rimasi tanti anni chiusa in casa; mi trascinavo senza speranze. Poi il Signore si fece sentire tramite piccole conoscenze: mamme che mi chiedevano di raccontare la mia storia e che si interessavano a noi. Ragazzi che ci davano la loro disponibilità per stare col mio bambino e con noi. Io pensavo di essere l’unica a volerlo questo figlio e mi sentivo come di dover lottare contro tutto il mondo continuamente. Invece non ero sola: Dio si stava manifestando tramite le persone che mi faceva incontrare…».
Una mamma

Ma lui dov’era? – Giacomo Cosmai

La testimonianza di un papà
«…Ancor oggi, pur nella rassegnazione, non sopporto di vedere soffrire Michela – mi sento impotente – ed è solo la confidenza in un Dio che per amore ha mandato il suo unigenito … che fa sì che quando sono davanti al dolore di mia figlia, mi viene spontaneo pregare…».

La fede è un incontro

1942. Una granata scoppia fra le mani di Jacques Lebreton, 20 anni, soldato nel deserto della Libia. D’ora in poi dovrà far fronte a un’esistenza senza occhi e senza mani. Dopo una vita di impegno, di lavoro professionale e di lotta spirituale oggi, con la maturità dovuta agli anni, egli ci descrive le tappe della presa di coscienza del suo handicap.
Jacques Lebreton


Ombre e Luci n. 50 – 1995

Portate fraternità, gioia, intelligenza della fede

In occasione del pellegrinaggio ad Assisi per il ventesimo di Fede e Luce in Italia il Cardinale Martini parla alle comunità riunite per la messa in Santa Maria degli Angeli.
Commento ai seguenti versetti tratti dagli Atti degli Apostoli e dal Vangelo di Luca.
«Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della Resurrezione del Signore Gesù» (At. 4,33).
«Nessuno tra loro era bisognoso» (At. 4,34). «Per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti (Le. 24,41). «Gesù aprì agli apostoli la mente all’intelligenza delle Scritture» (Le. 24,45).

Tu ci liberi dal male – Veglia ad Assisi in San Francesco

Nella veglia di riconciliazione fatta nella Basilica Superiore di San Francesco durante il pellegrinaggio ad Assisi, si è realizzata una sorta di meditazione e di sacra rappresentazione. Attraverso la parola, le immagini, le luci, i suoni, i simboli, il messaggio della veglia — Tu ci liberi dal male — è arrivato a tutti chiaro e distinto. Marta De Rino ce ne presenta le modalità della preparazione, il contenuto e la realizzazione.
Marta De Rino

Mi ama come sono

Testo parziale della conferenza di Jean Vanier ad Assisi «Liberaci dal male». Le sue parole ai disabili e il commento al versetto di Isaia «Tu sei prezioso ai miei occhi».
Jean Vanier

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.52, 1995

Sommario

Editoriale

Quelli più simili a Lui di Mariangela Bertolini

Articoli

Dio non fa differenze di M. H. Mathieu Sacramenti e disabili di P. Henri Bissonier
Luca, mio figlio autistico di M. K.
Cresima insieme tenendoci per mano di L. Dominici
Eucaristia e cresima di Giacomo di P. M. Prunier
Riconciliarsi di S. Murray
Come preparare al sacramento di F. P. Gilbert
Vita cristiana e handicap (articoli di Ombre e Luci 1984-1995)
Centro sperimentale per l’autismo di N. Schulthes
Dopo di noi - Ora so perché pianto dei fiori

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce

Vedi anche: Speciale Disabili e Catechesi

Vita cristiana e disabilità ultima modifica: 1995-12-30T12:08:16+00:00 da Redazione

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.