Gennaio 1981
“Io sono il pane di vita: chi viene a me non avrà più fame, chi crede in me non avrà più sete in eterno” (Giov.6,35).
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò riposo. (Matt.11,28).
Venite, tutto è pronto.
L’Eucarestia, pegno per la Festa Eterna
I responsabili e gli animatori delle comunità cristiane non temano d’insistere in ogni momento sulla fedeltà dei battezzati a celebrare nella gioia l’Eucarestia domenicale. Come si potrebbe trascurare questo incontro, questo banchetto che il Cristo ci prepara nel suo amore? La partecipazione sia nello stesso tempo degna e gioiosa. E’ il Cristo crocifisso e glorificato, che passa in mezzo ai suoi discepoli, per trascinarli insieme nel rinnovamento della sua resurrezione. E’ il culmine, qui in terra, dell’Alleanza d’amore tra Dio e il suo popolo: segno e sorgente di gioia cristiana, pegno per la Festa Eterna.
Paolo VI
Come questo bambino
Nell’Eucarestia, Gesù si presenta a noi come colui che non “fa” niente, non parla, non risponde. Prima ancora di prendere il “fare memoria di Lui” bisogna accettarlo nella sua realtà: Egli è là. Come questo bambino, che mi è donato e che sembra non comprendere nulla e che non potrà fare mai niente, io lo ricevo perché egli è là, presenza reale, realtà presente, e, perciò stesso, vivente.
Egli è figlio di Dio e io mi aggrappo a questa realtà. Ecco perché l’Eucarestia è così importante, per noi che ci lasciamo formare dai nostri fratelli feriti. Scopriamo che prima di agire, bisogna essere, e che prima di donarsi bisogna ricevere.
Padre Andrea Roberti (Belgio)
“Luogo del ringraziamento”
Ciò che fa da legame tra il nutrimento comunitario e il nutrimento personale, poiché è contemporaneamente l’uno e l’altro, è l’Eucarestia. L’Eucarestia è la celebrazione, la festa comunitaria per eccellenza, perché ci fa rivivere il mistero di Gesù che dona la sua vita per noi. E’ il momento in cui tutta la comunità rende grazie. Per questo dopo la consacrazione il sacerdote dice: “Quando noi saremo nutriti del Suo Corpo e del Suo Sangue e ripieni dello Spirito Santo, concedici di essere un solo Corpo e un solo Spirito nel Cristo”. L’Eucarestia è il momento centrale del mistero della comunità.
Ma è anche un momento intimo in cui ognuno di noi è trasformato dall’incontro personale con Gesù.
Jean Vanier (la Comunità luogo di perdono e di festa)
Questo articolo è tratto da:
Insieme Giallo – Speciale Verso Pasqua 1981