A Vignola, nel modenese, è attivo dallo scorso giugno il progetto #Socialavoratori che coinvolge 16 persone con disabilità in attività di operatore di sala e aiuto cuoco. L’iniziativa ha il supporto della regione e del Csv e coinvolge una rete di associazioni locali

Entri e ti accolgono tutti con un bel sorriso, il sorriso di chi è fiero e orgoglioso di quello che sta facendo, perché lo sta facendo bene. Ci troviamo a Vignola, nel Modenese, all’interno del locale “The Square – American grill & lounge bar” dove dallo scorso giugno è attivo il progetto “#Socialavoratori – dall’inclusione all’autonomia” che coinvolge 16 persone con disabilità, di età compresa tra i 20 e i 55 anni, in attività di operatore di sala e aiuto cuoco.

Nell’età adulta le persone con disabilità si misurano con alcune sfide quotidiane come gestire la casa o le relazioni sociali e il lavoro rappresenta il primo passo per poter costruire progetti di vita autonoma; tuttavia una delle maggiori difficoltà è proprio trovare un’occupazione commisurata al costo della vita.

Come spiegano Sandro Vacondio e Mauro Santucci di “Magicamente liberi”, ente capofila del progetto, l’idea è di consentire a queste persone di sperimentarsi in un’esperienza lavorativa nell’ambito della ristorazione«e ciò che ha motivato tante associazioni a promuoverlo è la consapevolezza che solo attivando collaborazioni con il mondo profit si può lavorare insieme per costruire qualcosa di concreto. Grazie alla disponibilità di Andrea Calari, titolare del locale The Square, eccoci qui a dare gambe a quella che fino a pochi mesi fa era solo un’idea e adesso è realtà».

#Socialavoratori ha ricevuto il contributo della regione Emilia Romagna e il supporto progettuale del Csv di Modena che ha coinvolto diverse realtà non profit del territorio tra cui Cescot Modena che si è occupata della formazione dei partecipanti e la cooperativa Gulliver che li ha individuati su segnalazione delle associazioni, del centro di salute mentale e dei servizi sociali dell’unione Terre di Castelli, e li affianca con i suoi educatori in tutto il percorso.

«Abbiamo accettato subito con entusiasmo: per noi è un’esperienza molto positiva» dice Jessica Calari di The Square. «Tra i ragazzi e i nostri dipendenti si è creato un buon feeling e anche i clienti apprezzano la decisione del locale di sperimentarsi in questo progetto. Questi ragazzi ci stanno dando emozioni e insegnamenti».
Oggi in turno ci sono Brunella, Andrea e Diego che tra la sala e la cucina si danno un gran da fare per garantire un servizio impeccabile, affiancati da un personale attento e accogliente.«È un progetto interessante, sto imparando tante cose nuove, soprattutto a stare in mezzo alla gente, a relazionarmi meglio con le persone» dice Brunella mentre prepara due caffè.

«Prima di approdare a The Square, i nostri ragazzi si sono cimentati in esperienze di catering in matrimoni, compleanni, iniziative legate al mondo del terzo settore locale», spiega Sandro di Magicamente liberi. «Recentemente abbiamo anche collaborato con Slow Food per la festa della “ciliegia moretta” di Vignola oltre a gestire, da diverse estati, il chiosco all’interno del parco delle Bocce a Marano sul Panaro. Un’altra esperienza che ha visto il coinvolgimento di diverse persone con disabilità in un progetto di utilità sociale e formazione lavorativa; grazie ad un’amministrazione sensibile ed intelligente e al supporto costante del Csv stiamo facendo grandi cose».

Fonte: Vita

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The Square, un ristorante per sperimentare l’autonomia ultima modifica: 2019-08-01T17:29:49+00:00 da Redazione

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