Don Claudio Campa, colpito circa dieci anni fa da una malattia invalidante, continua a svolgere il suo incarico di Parroco e mantiene con determinazione i suoi impegni in favore delle persone disabili.
Dall’amarezza, e dallo sconforto nel toccare con mano la propria debolezza egli trae una importante considerazione: quando siamo feriti abbiamo bisogno della presenza dell’altro, l’altro che conosce e condivide la nostra debolezza. Egli parla di “debolezza condivisa”, la fragilità quindi come luogo di incontro, di comunione e di dialogo.
Scritto insieme a Silvia Lova, questo libro è fatto di riflessioni, esperienze vissute e testimonianze che giustificano e spiegano un titolo tanto contraddittorio per spiegare che “il limite non limita”…. La nostra fragilità diventa così risorsa, spazio in cui accogliere Dio ed è allora che “la croce diventa resurrezione”.
Le esperienze condivise in questo libro possono essere di stimolo per approfondimenti e riflessioni, ma anche di aiuto per chi dubita o forse dispera. Ancora… in contrapposizione allo sconfortante “ormai”, da il titolo al primo paragrafo ed è una considerazione di Mons. Giancarlo Brigantini: “ Ancora è indice di cambiamento, di speranza, di forza di volontà…ci suggerisce che vivere è ancora possibile!

Ecco dove puoi trovare questo libro:

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.142, 2018

Copertina OL 142, 2018

Elogio della fragilità – Recensione ultima modifica: 2018-06-30T07:15:26+00:00 da Rita Massi

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