Non posso fare di più

Vi mando un secondo elenco di offerte a Ombre e Luci. Sono spiacente, molto, moltissimo, di non poter più fare la raccoglitrice. Lo farò per il mio gruppo, ma non mi sento più di andare casa per casa. Per due motivi. Primo: Se sono amici, a quest’ora dovrebbero fare un piccolo sacrificio e inviare personalmente una piccola offerta o comunque portare la somma a me. Secondo: anche i miei anni aumentano e sono più pigra, più stanca.
Ma è il primo motivo che mi disturba, perché nonostante tutto c’è ancora tanta indifferenza verso i nostri ragazzi e verso chi si interessa bene o male di loro e delle loro famiglie. E’ vero che oggi tutti chiedono e tutti hanno mille bisogni, ma chi ha letto qualche volta il giornalino, così semplice, ma così generoso di esempi, di suggerimenti e di speranza, non può non sentirsi toccato in prima persona.
“Se sei genitore di un ragazzo in difficoltà, lancia il tuo SOS, se sei genitore senza problemi, ringrazia Dio e partecipa con amore alla sofferenza di chi è meno fortunato. Genitori, amici di strada, siamo tutti sulla stessa barca della vita, ognuno ha bisogno degli altri e tutti di Dio. sola luce nelle nostre notti insonni”.
Laila Castagnoli (Parma)

Grazie, Laila, per tutto quello che hai fatto per la nostra rivista in tanti anni, e grazie per quanto potrai continuare a fare. Tutti noi della Redazione, approfittiamo di questa occasione per ringraziare di cuore coloro che collaborano con noi, ci sostengono e si adoperano perché Ombre e Luci sia sempre di più letta e diffusa.

Noi persone disabili

A dire il vero, noi persone disabili siamo considerate non sempre bene e donne capaci a niente. Non hanno sempre ragione perché non ci comprendono. Io non sono mamma e nonna. ma nella vita ho conosciuto la sofferenza da giovane. Domenica 8 marzo è stato cresimato uno dei miei nipoti e eravamo a tavola in 20 persone. Il padrino domandò: “Quali sono i primi educatori? Io risposi: “Sono i genitori. se sono veramente credenti: la famiglia e la chiesa domestica…”
Delle tre virtù teologali, resterà solo la carità. Essa resterà anche dopo la morte.
Quest’anno nelle domeniche viene trattato molte volte il vangelo di Luca che parla della misericordia. Infatti la misericordia avrà la meglio nel giudizio, perché solo Dio è giudice e non dobbiamo giudicare noi. Questa è la strada da seguire. Non voglio continuare tanto; il poco che mi viene dato va a finire in offerte…
Ora vi saluto e vi prego di inviarmi qualche bollettino di conto corrente. Manderò qualcosa alla vostra associazione. Non vi manderò tanto perché mio padre sta mancando e in questa casa ci sarà la disperazione. Quando lui mancherà sarò costretta a scrivere ai parenti che all’estero.
Antonietta Pescarolo

Ombre e Luci n.62, 1998

Sommario

Editoriale

Aspettate, arrivo! di M. Bertolini

Creatività in teatro

Cirano insegna di M.T. Mazzarotto
Teatro in piazza di M.T. Mazzarotto
Teatro in un gruppo Fede e Luce di B. Dinale
Teatro privato di B. Dinale

Creatività

Maria e i delfini di N. Schulthes
Approfittiamo delle vacanze per imparare
Sull'Himalaya di N. Schulthes
Creatività al servizio dell'handicap

Altri articoli

Per i bambini: Alice

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce

Libri

Giulia non è bella, Mary Rapaccioli
Fiorangela - Un inno alla vita, Gesuina Bergamaschi
Se mi vuoi bene, dimmi di no, Giuliana Ukmar

Dialogo aperto n. 62 ultima modifica: 1998-06-17T08:15:53+00:00 da Redazione

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