Avevamo notato che la maggior parte degli uomini e delle donne delle nostre case famiglia non conoscevano affatto il funzionamento, il ruolo e il significato del loro corpo. Un gruppo di educatori propose allora un breve seminario sul tema «che una vuol dire essere uomo o donna».
Quattro incontri, preparati nei minimi dettagli, portarono progressivamente i partecipanti a scoprire:

  1. lo sviluppo del bambino, maschio e femmina
  2. come essere un adulto responsabile (crescere nell’autonomia, sapere domandare aiuto…)
  3. i due stati di vita: il matrimonio (come si realizza la fecondità di una coppia) e il celibato. Quest’ultimo (scelto oppure no) può dar frutti ugualmente abbondanti anche se sono più difficili da scoprire. E necessario trovare il proprio dono, il senso della propria vita
  4. l’insegnamento di Gesù sull’amore e sulla sessualità.

Abbiamo dato informazioni molto concrete. Per esempio, per ciò che riguarda le differenze tra uomo e donna, abbiamo presentato alcuni disegni molto semplici. Non era un corso di biologia, ma si voleva che tutti conoscessero il proprio corpo per rispettarlo di più. Cercammo di capire il pensiero di Dio che aveva creato l’uomo e la donna differenti, e cercammo di vedere la sessualità alla luce di ciò che Lui aveva veduto e vede, vederla cioè come deve essere. Il corpo nella sua interezza è al servizio dell’amore, ma l’amore, oggi, viene ridotto alla relazione sessuale. Nella nostra vita quotidiana siamo continuamente aggrediti dalla televisione, dai manifesti e dalla pubblicità. Non si fa nessuno sforzo per usare la parola «amore» nel suo vero significato.

I gruppi non erano misti («è bene stare fra donne, ci si spiega meglio») e ciò permise a tutti di far domande in gran libertà: «il celibato non è facile», «l’aborto», «perché i sacerdoti non si sposano», «il preservativo», «nemmeno il matrimonio è facile», «i bambini della provetta»… Ognuno riceveva una risposta, subito o in un colloquio personale.
Le reazioni dei partecipanti furono numerose. Eccone alcune: «Era la prima volta che sentivo una spiegazione sull’uomo e sulla donna, non me ne avevano mai parlato». «È bello che fossero presenti Gino e Paola che sono sposati e Luca che non lo è; questo ci ha aiutati a capire la coppia e il celibato». «Gesù entra nel nostro corpo con l’ostia consacrata».
Anche noi educatori abbiamo trovato un beneficio in questi incontri e siamo rimasti stupiti e commossi per l’ascolto di tutti i partecipanti.

A.M., 1995
O. et L. n. 107

Un seminario speciale – Il coraggio di parlare con loro ultima modifica: 1995-03-16T15:03:32+00:00 da Redazione

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