Se per l’essere umano la capacità di dialogo è fonte essenziale di comprensione e di scambio, per chi, come medico, psicoterapeuta, sacerdote, o semplicemente come amico, si pone di fronte all’altro per aiutarlo, essa rappresenta il fondamento della possibilità di una crescita, quella propria e quella dell’interlocutore. E la base di ogni guarigione. In questo senso tutti ne abbiamo provato il desiderio, tutti ne abbiamo sentito il valore. Ma come stimolare in noi questa capacità o come acquisirla?
Partendo dal presupposto che il dialogo è formato da tre elementi ugualmente importanti, la parola, il silenzio e l’ascolto, alcuni psico-terapeuti e operatori sanitari e pastorali si sono incontrati alla Pro Civitate Christiana di Assisi per approfondirne la parte forse più difficile e più negletta: l’ascolto.

Questo libro è il risultato di tale incontro. E un libro pieno di spunti di riflessione, di interrogativi e di risposte, ed è arricchito da un’ottima bibliografia utile per chi volesse approfondire ancora di più l’argomento.
Le relazioni dei ricercatori di Assisi derivano da una lunga esperienza nella pratica medica e sanitaria, nell’approccio analitico, in quello della psicologia umanistica e trans-personale, e nell’attività pastorale.
Tutti sembrano concordare sul fatto che la qualità dell’ascolto si basa soprattutto sulla conoscenza di se stessi e sulla capacità di rimettersi in discussione e di accettare l’interlocutore senza condizioni. La profondità dell’ascolto e le sue connessioni con la guarigione sono i risultati di un totale rispetto per l’essere umano.

Bruno Giordani, docente di psicologia all’Ateneo Antonianum di Roma ricorda l’evangelista che notava «Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore» (Le 2, 51). E aggiunge: «Ascoltare e conservare nel cuore: è questo il vero ascolto ricettivo che può guarire colui che vede che i propri messaggi vengono accolti con rispetto, conservati con amore, nutriti con fiduciosa attesa, e coltivati con brevi comunicazioni destinate a mantenere vivo quel messaggio nel massimo rispetto del significato a esso dato dall’interlocutore».

Queste parole si prestano ad una lunga riflessione da parte di ognuno di noi.

Natalia Livi, 1992

Natalia Livi
Nata a Roma, è insegnante. Collabora con Ombre e Luci dal 1989 al 2003.

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.39, 1992

Sommario

Editoriale

Oltre la famiglia: gli specialisti, gli amici di M. Bertolini

Articoli

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Giacomo di M.T. Mazzarotto
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Rubriche

Vita Fede e Luce

Libri

La pazzia e l'amore, Gertrud Schwing
L’ascolto che guarisce, AA.VV.
Giobbe, perché? - Dialogo di una madre , Janine Chanteur
Quando la crisi insegna a vivere, Erika Schuchardt

L’ascolto che guarisce ultima modifica: 1992-06-06T11:24:11+00:00 da Natalia Livi

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