Nella vita di Fede e Luce ci siamo resi conto a un certo punto che, accanto alla vita dei gruppi e all’attività negli incontri, nasceva e si sviluppava pian piano fra le persone una nuova forma di relazione che aveva una diversa natura.
Man mano che i rapporti di amicizia crescevano, all’interno delle comunità, varie persone trovavano naturale cercarsi anche durante la settimana, dopo la scuola o il lavoro, per passare insieme alcune ore, come si usa fare tra amici: cenando insieme in famiglia o in un locale, andando al cinema, riunendosi intorno a una pagina della Scrittura, passando qualche tempo in preghiera… Tutto ciò avveniva sia spontaneamente, senza alcuna organizzazione, sia sulla spinta delle persone

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Tra un incontro e l’altro responsabili che in tal modo si sforzavano di vivificare e di sostenere una nuova forma di vita delle comunità che vedevano sorgere.
In questo modo è nato il «quarto momento» di Fede e Luce, così chiamato per distinguerlo dagli altri tre momenti (della festa, della preghiera, dello scambio) che costituiscono gli incontri delle comunità Fede e Luce. Con l’espressione «quarto momento» si intendono tutti i rapporti e le attività che si stabiliscono fra i componenti del gruppo e che non rientrano negli incontri tradizionali. Fa parte del «quarto momento», ad esempio, la tradizione che una famiglia inviti in certe ricorrenze tutto il gruppo; oppure andare tutti insieme al cinema la sera del giorno di Natale; o ancora, l’appuntamento che si danno spesso tre o quattro persone per giocare a carte; o l’organizzazione di un ciclo di serate di preghiera, ogni volta in una casa diversa… Nel quarto momento può rientrare anche il torneo di calcetto fra le diverse comunità di Roma, nel quale tutti possono giocare, e che si è rivelato formativo e divertente in modo straordinario.

Il quarto momento a Fede e Luce rappresenta un aspetto della vita delle comunità tanto più prezioso in quanto si svolge al confine fra la vita di queste e la vita individuale di ciascuno.
Da un lato, cioè, rappresenta un completamento e un arricchimento della vita delle diverse comunità, svolgendosi infatti nell’ambito di queste e con le stesse caratteristiche di slancio e di organizzazione, di semplice desiderio di incontrarsi ma anche di impegno alla fedeltà del rapporto.

A mano a mano che i rapporti di amicizia crescono nella comunità, le persone si cercano anche durante la settimana per passare insieme alcune ore

Dall’altro lato rappresenta qualcosa che, pur nascendo dal gruppo e dalle conoscenze personali che il gruppo permette, si svolge al di fuori delle comunità, perché consiste in un rapporto o in più rapporti di amicizia che hanno una vita loro, basandosi sull’incontro fra due o più persone e sul loro desiderio di approfondirlo. Anche se nate a Fede e Luce, anche se vi sono coinvolte persone portatrici di handicap mentale, queste amicizie rientrano tra quei legami che, per loro natura, riposano sulla parte più profonda delle persone, che non si possono organizzare o prevedere, e che rappresentano, proprio per questo, ciò che di più prezioso vi è nella vita degli uomini. Qui Fede e Luce non c’entra più, perché si tratta di una relazione fra persone che si «scelgono» al di fuori di ogni organizzazione.
D «quarto momento» andrebbe coltivato e moltiplicato in ogni gruppo perché, pur cresciuto ai margini delle comunità Fede e Luce, testimonia nel modo più chiaro che il seme gettato da Fede e Luce ha dato il suo frutto.

F.S.B., 1990

Il 4° momento: tra un incontro e l’altro ultima modifica: 1990-09-26T12:41:25+00:00 da Redazione

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